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YAMAHAFZ: diverse versioni per soddisfare tutte le tue esigenze

10.05.07 - 10:42
Abbiamo provato la gamma Yamaha FZ, dalle caratteristiche sportive e versatili La 1000 cc (FZ1) monta un grosso scarico laterale, particolare che la differenzia al primo colpo d’occhio dalla ‘sorella’ minore di 600 cc (FZ6 S2)
Le diverse versioni Yamaha
FZ: diverse versioni per soddisfare tutte le tue esigenze
Abbiamo provato la gamma Yamaha FZ, dalle caratteristiche sportive e versatili La 1000 cc (FZ1) monta un grosso scarico laterale, particolare che la differenzia al primo colpo d’occhio dalla ‘sorella’ minore di 600 cc (FZ6 S2)
La grande concorrenza nel segmento delle naked impone sempre di più continui aggiornamenti dei vari modelli a breve termine.
Nel 2006 Yamaha ha lanciato contemporaneamente la nuova FZ1 Fazer e la gemella “nuda” FZ1. Le prestazioni di questa mille in questo segmento sono da riferimento, confidando sulle qualità del suo propulsore, ma non solo, che deriva direttamente da quello della blasonata R1.

Per questo 2007 la casa di Iwata ha deciso di rinnovare le “sorelle” di media cilindrata, la FZ6 e Fazer S2, dove S2 sta per stage 2.
Non a caso la “stage 1” (la sigla non compariva) è stata la moto più venduta in Europa negli ultimi tre anni, oltre 90.000 pezzi nelle due versioni, naked e semicarenata. Questi numeri hanno suggerito ai tecnici di non stravolgere un progetto vincente ma di evolvere e correggere eventuali difetti e accentuarne ulteriormente la versatilità di utilizzo.

È stata comunque rinnovata in molti particolari, alcuni evidenti altri meno, ma importanti. Il propulsore che deriva da quello della R6 è stato ulteriormente rivisto.

Quattro modelli di media e grossa cilindrata che vogliono accontentare le preferenze e le aspettative di più utenti, non solo a livello di prestazioni, ma con le versioni Fazer anche sotto l’aspetto della versatilità di utilizzo.


Prova su strada FZ6 S2 e FZ6 S2 Fazer

Non c’è modo di notare a occhio nudo quella che è da considerarsi la modifica più importante, ovvero la rimappatura della centralina. Questa modifica si è resa necessaria per far rientrare le emissioni del motore nella normativa EURO 3, ma a questo punto in Yamaha hanno cercato anche un’erogazione più pronta e corposa ai medio-bassi regimi di rotazione, in modo da facilitare ancora di più l’utilizzo anche nei percorsi urbani.

A livello ciclistico le modifiche più importanti sono quelle relative alle pinze del freno anteriore, ora del tipo mono­blocco a quattro pistoncini, anche loro ereditate dalla Supersport R6, e al forcellone. Quest’ultimo è ora in lega leggera, più rigido e leggero rispetto al precedente in acciaio. Le altre modifiche estetico-funzionali sono la strumentazione, ripresa da quella istallata sulla FZ1 con tachi­sabato metro digitale sulla sinistra e contagiri analogico sulla destra con retroilluminazione del quadro a intensità regolabile, regala ben altro colpo d’occhio rispetto alla vecchia strumentazione. La forcella ha ora gli steli rivestiti in alumite, mentre i foderi abbracciano un parafango anteriore inedito, dall’aerodinamica ricercata. Per offrire maggior comfort al passeggero sono state inoltre modificate le pedane posteriori, (decisamente più belle) ora più basse e avanzate. La “gemella” carenata Fazer sfoggia un cupolino più basso e aggressivo, a tutto vantaggio del look.

La posizione di guida è praticamente uguale a quella della versione precedente, anche se la sella, che è cambiata nell’imbottitura, quindi più morbida, cede un po’ di più migliorando di conseguenza l’appoggio dei piedi a terra a moto ferma.

Nella prova dinamica abbiamo prestato particolare attenzione al propulsore visti gli aggiornamenti ricevuti. Diciamo che ora il quattro cilindri di Iwata risponde già bene dai 2.000 giri, anche se questo propulsore comincia a dare il meglio dai 7.500 giri con un portentoso allungo fino alla zona rossa del limitatore posta a 14.000 giri, quasi eccessivo per una moto stradale, visto che anche viaggiando a ritmo sostenuto su strada difficilmente si superano i 10.000 giri. Un’erogazione migliorata in quanto a fluidità ai medio-bassi regimi di rotazione, anche se abbiamo avvertito un leggero effetto on/ off nella prima apertura del gas: per spiegarci meglio, ad un certo numero di giri del motore la risposta dell’acceleratore ri­sulta un po’ nervosa ma non tale comunque da disturbare la guida.

Nei percorsi molto tortuosi e con fondo stradale sconnesso, che nei dintorni di Almeria non si fa certo fatica a trovare, abbiamo potuto apprezzare l’ottimo livello della ciclistica. L’avantreno è preciso e sensibile ai comandi del pilota, questo si traduce in facilità di inserimento in curva e di tanta agilità nei cambiamenti di direzione, a tutto vantaggio del piacere di guida. La taratura delle sospensioni (si può regolare nella sospensione posteriore il monoammortizzatore nel precarico) si rivela nella guida un ottimo compromesso, questa 600 assorbe bene le buche dell’asfalto sconnesso ma allo stesso tempo è sempre precisa nelle linee impostate dal conducente.

Anche se le quote della ciclistica non si differenziano di una sola virgola, il comporta­mento dinamico della FZ6 S2 e della FZ6 S2 Fazer è un po’ di­verso. Il peso del cupolino nella Fazer oltre a offrire più protezione all’aria fa percepire un’anteriore più “ piantato” a terra, trasmettendo la sensazione di un avantreno ancora più stabile nel veloce. Per contro la versione “nuda” nei percorsi tortuosi è più veloce nell’inserimento in curva e più agile e reattiva nei cambiamenti di direzione. Degno di nota anche il funzionamento del rinnovato impianto frenante, l’intervento non risulta mai brusco, perché la leva del freno è sempre ben modulabile e la potenza della frenata è ottima, il tutto supportato anche dal sistema ABS.

La FZ6 S2 ABS è fornibile nei colori: nero, argento, blu e bianco, la FZ6 S2 Fazer ABS in nero, rosso e blu.


Prova su strada FZ1 e FZ1 Fazer

Per questo 2007 anche per la mille è arrivato qualche piccolo aggiornamento e diciamo che è stata migliorata qualche piccola imperfezione di “gioventù”, come spesso capita con i modelli nuovi.

La presentazione risale al salone di Parigi dell’autunno 2005, anno in cui la Yamaha ha festeggiato il suo cinquantesimo di attività.
Per la FZ1 Fazer è arrivato un nuovo sistema ABS, la versione “nuda” attualmente è prevista senza. È stata rivista e di conseguenza ottimizzata la regolazione della sospensione anteriore e posteriore, sospensione anteriore che è regolabile in compressione e in estensione, mentre il monoammortizzatore posteriore nel precarico.

La prova su strada della mille si è svolta in condizioni metereologiche variabili, quindi anche su fondo stradale bagnato, dove una moto di 150 cavalli richiede particolare attenzione. Ricordiamo che il propulsore della FZ1 deriva direttamente da quello della Supersportiva R1, chiaramente rivisto per riadattarlo a un utilizzo meno pistaiolo ma più stradale. Abbiamo potuto constatare, a proposito di piccole imperfezioni a cui facevamo riferimento prima, che ora è sparito quell’effetto on/off quando si riprende in mano il gas, questo permette di guidare con più fluidità e dosare meglio e più facilmente il gas soprattutto in condizioni di scarsa aderenza.

La ciclistica e i freni sono ottimi, la FZ1 trasmette sicurezza anche in condizioni di asfalto dissestato, grazie a un’azzeccata taratura delle sospensioni.

Anche per la FZ1 e la FZ1 Fazer vale il discorso fatto in precedenza per la “sorella” minore di 600 cc per quanto riguarda le differenti sensazioni di guida, solo con l’aggiunta della semicarena sembra di guidare due moto con caratteristiche diverse.
A proposito di versatilità, nella prova abbiamo guidato anche una versione completamente carenata e con le borse rigide laterali, praticamente un modello Touring, un’ulteriore esempio di come Yamaha con la serie FZ intende accontentare un po’ tutti gli utenti.

La FZ1 è fornibile senza ABS nei colori: argento-nero e tinta unita nero.
La FZ1 Fazer con ABS nei colori: blu, rosso-nero, argento­nero. Per tutta la gamma FZ è disponibile anche una vasta gamma di accessori.

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